Narcao Bues 1997

E la notte si tinge di blues.

La settima edizione del Narcao Blues è importante perché gli organizzatori si fanno anche fautori di un’accurata promozione del territorio del Sud Ovest sardo: «terra favolosa ricca di colori, di mare, di foreste, di gente e di blues». Lo affermano in un libretto dove suggeriscono gli itinerari per scoprire le bellezze di questo angolo di Sardegna e dove Riccardo Sgualdini, responsabile dell’ufficio stampa, tra l’altro scrive: «Il palco in fondo alla piazza irradia suoni e colori: fasci di luce puntano la coltre stellata, l’aria pulsa di vibrazioni profonde, si accende di suoni elettrici. La gente tutt’intorno ondeggia alle note di una musica intensa, trascinante.

E la notte si tinge di blues.

Accade a Narcao, ogni estate, puntualmente, a fine luglio. Un evento che si ripete da sette anni, scompigliando festosamente, per tre sere, le abitudini del paese vicino a Carbonia. Gli hanno dato un nome semplice e immediato, Narcao Blues, quasi a sottolineare il legame indissolubile con il luogo che lo ospita e può vantarsi di essere il primo festival in Sardegna dedicato a quel genere musicale. Ne sono ideatori e organizzatori i ragazzi dell’associazione culturale Progetto Evoluzione, legittimamente fieri della loro creatura; non esitano a sobbarcarsi non pochi sacrifici, pur di rinnovare ogni estate l’appuntamento: un impegno che testimonia la lodevole volontà di contribuire alla promozione del loro paese, più in generale, del Sulcis».

I concerti si svolgono nel consueto scenario di Piazza Europa dal 24 al 26 luglio.

La prima serata si apre con una figura emergente del moderno blues soul: Vas Tie Jackson, il chitarrista originario del Mississippi che rivedremo nel 2014 con il supergruppo dei “Playing For Change”. A seguire l’atteso progetto improntato sul blues del cantautore milanese Eugenio Finardi che con molta istintività, energia ed entusiasmo, ha deliziato il pubblico insieme al chitarrista Rudy Rotta con un repertorio che ha setacciato classici di John Lee Hooker, Robert Johnson, Willie Dixon e Jimi Hendrix.

La seconda serata vede impegnati gli italiani Mama’s Pit, formazione di estrazione jazz incentrata sulla vocalist Barbara Vulso e il chitarrista Alessio Manconi, il quale ha vinto nel 1994 il “Premio Eddie Lang” come miglior chitarrista jazz italiano. Con loro anche Federico Basso all’organo hammond, Danilo Parodi al basso e Salvatore Cammilleri alla batteria. A seguire, la band del chitarrista americano Roy Roberts che, in trent’anni di carriera, suona a fianco di personalità quali Stevie Wonder, Eddie Floyd e Otis Redding. Negli anni Ottanta crea il suo progetto personale dopo anni trascorsi tra blues urbano e soul.

Il 26 luglio si esibisce il trio Hotel La Salle che prende il nome dal noto albergo nel french quarters di New Orleans. Composto da Oscar Bauer alla chitarra e voce, Andrea Lupi al basso e Alberto Mattolini alla batteria, il trio ospita per il Narcao Blues la cantante Clarence Foster, originaria di Atlanta e voce solista di un ensemble gospel, i “Burning Bush”. Poi il gran finale con la band del chitarrista della Florida Scott Henderson, precursore del jazz elettrico.

 Il concerto di Narcao ha svelato l’anima blues del chitarrista, prossima alle sonorità di Stevie Ray Vaughan più che alla fusion. Un’ora e un quarto di electric blues tiratissimo con un sound pieno di energia.

OSPITI

 

24 Luglio 1997
VAS-TIE JACKSON BAND
“IN BLUES”
EUGENIO FINARDI & RUDY ROTTA BAND

 

25 Luglio 1997
MAMA’S PIT
ROY ROBERTS BAND

 

26 Luglio 1997
HOTEL LA SALLE
guest COSTANCE FOSTER
SCOTT HENDERSON BLUES BAND