Narcao Blues 2016

Il Festival conferma la sua forte vocazione internazionale e porta il Blues alla scoperta dei centri più suggestivi del Sud Ovest sardo

Con la consueta e collaudata formula dei due concerti a serata che spaziano tra i diversi stili del Blues, il Festival si ripresenta per il suo ventiseiesimo atto dal 20 al 23 luglio, con un cast di livello e ben bilanciato, tra gruppi affermati e artisti emergenti.

Gli amplificatori si accendono, per la prima serata, con i Mr. Owl & the Groovy Walkers, band sulcitana nata due anni prima sulla spinta di Francesco Podda (voce e chitarra ritmica) e Marco Argiolas (chitarra solista), cresciuti entrambi a Narcao, e dei fratelli Fabio e Giulio Mantella di Gonnesa, rispettivamente al basso e alla batteria. Il gruppo cresce però a Milano e in questo contesto si aggiunge alla formazione il giovanissimo sassofonista meneghino Fabio Maggioni. Subito dopo, sul palco Roland Tchakounté, il chitarrista e cantante originario del Camerun, già nel cartellone del Festival nel 2012. Nel suo ritorno a Narcao propone un autentico viaggio che ricongiunge America e Africa alla ricerca delle radici della musica del diavolo. Rispetto alla sua precedente esibizione, lo accompagna una nuova band con Anthony Honnet alle tastiere, Mick Ravassat alla chitarra elettrica, Jerome Cornelis al basso e Karim Bouazza alla batteria.

Il giorno dopo i riflettori sono puntati su due artisti internazionali di indiscusso valore: Laurence Jones e Lucky Peterson. Il chitarrista e cantante inglese Laurence Jones si contraddistingue per il suo stile fresco e immediato che gli permette di essere eletto, per due volte, come miglior talento blues inglese dell’anno. A Narcao suona con Roger Innis al basso e Philip Wilson alla batteria. Una primizia musicale per l’ormai esigente pubblico della Narcao Blues che si prepara ad accogliere una vera e propria stella del firmamento blues. Tastierista e cantante di indiscusso talento Lucky Peterson, accompagnato da Shawn Kellerman alla chitarra, Timothy Waites al basso e Raul Valdes alla batteria. Peterson, nato a Buffalo, è cresciuto sotto l’ala protettrice di Willie Dixon e negli anni è diventato uno dei session men più richiesti. Nel 1992 avvia la sua carriera solista che lo porta a Narcao per proporre il suo inconfondibile stile in cui fonde, in maniera moderna e accattivante, elementi rock e soul all’interno di pezzi blues. Molti dei brani eseguiti al Festival sono contenuti nell’album “Son of a Bluesman”, dedicato alla figura di suo padre. 

L’armonica caratterizza i due set programmati nella giornata di venerdì 22 luglio. Si inizia con l’eclettico Davide Speranza alla guida dell’On The Road Quartet con Gianni di Ruvo alla chitarra, Claudio De Palo al basso e Angelo Farolli alla batteria. Il loro è un mix di blues, folk, rock and roll e zydeco che non disdegna aperture azzardate, come possiamo ascoltare nella loro personale rilettura di “All Apologies” dei Nirvana. Nella seconda parte della serata trovano spazio l’energia e la novità di Moreland and Arbuckle, duo del Kansas che a Narcao si è avvalso delle percussioni di Kendall Newby, in aggiunta all’armonica e alla voce di Dustin Arbuckle e alla chitarra di Aaron Moreland. Il gruppo si conquista un posto di rilievo tra gli appassionati di blues per le loro performance particolarmente adrenaliniche e il valore indiscutibile di alcuni dischi, ultimo in ordine di tempo “Promised Land of Burst” pubblicato dalla Alligator di Chicago, pochi mesi prima della loro tappa isolana.

Sabato 23 luglio cala il sipario sul festival, due i concerti molto diversi per sonorità e atmosfere. Inizia il chitarrista e cantante statunitense Luke Winslow King, originario del Michigan ma trapiantato a New Orleans, con una band che annovera il chitarrista italiano Roberto Luti (già ospite del festival l’anno prima con i Playing For Change), Lucio Villani al basso e Benji Bohannon alla batteria. Winslow King si dimostra un grande interprete del blues del Delta e maestro dello slide, capace di unire gli elementi folk cantautorali del blues con radici ragtime e rock and roll. Una musica ruvida ma impreziosita dall’inconfondibile timbro della sua voce. Poi è la volta della Sweet Soul Music Revue con un viaggio nel soul e nel rhythm and blues. Il loro repertorio spazia tra i grandi classici del genere: da Ray Charles a James Brown, da Aretha Franklin a Stevie Wonder, da Ike e Tina Turner ai Temptations, riportati alla loro energia originaria grazie alle calde e passionali voci dei cantanti solisti e alle grandi doti degli strumentisti. Ben tredici i musicisti sul palco: il leader e fondatore Klaus Gassmann e Axel Welter ai sassofoni, Steffen Mathes alla tromba, Ray Muhumane alla chitarra, Michael Webb alle tastiere, Heiner Holderbach al basso, Paulee Brown alla batteria e le voci di Derrick Alexander, Daria Biancardi, Lisa Benjamin, Jimmy James, Ester Stevens e Laeh Jones.

Questa ventiseiesima edizione è impreziosita da una serie di eventi collaterali.

Tra questi Aspettando il Festival, una rassegna svoltasi nei due weekend antecedenti il Narcao Blues in vari centri del Sulcis. L’iniziativa è promossa d’intesa con le Pro Loco e ha lo scopo di portare il pubblico del Blues alla scoperta delle bellezze di questo territorio e dei suoi luoghi di interesse ambientale, archeologico e monumentale. La prima tranche vede protagonista il trio del chitarrista e armonicista veneto Marco Pandolfi, impegnato dall’8 al 10 luglio nel parco di Gutturu Mannu a Vallermosa, nella spiaggia di Cala Domestica a Buggerru e nella necropoli Is Loccis Santus a San Giovanni Suergiu. Nella seconda parte, dal 15 al 17 luglio, il trio del chitarrista genovese Dany Franchi suona al tempio di Antas a Fluminimaggiore, al parco San Leonardo di Perdaxius e alla tonnara Su Pranu di Portoscuso. 

Presente anche quest’anno l’appuntamento del dopofestival con i gruppi locali: i Tree Blues, Mauro Mulas organ trio, The Blue Xperiences e i Wild Bunch animano il palco dell’agriturismo Santa Croce poco fuori Narcao, in seguito alla fine dei concerti in Piazza Europa.

Un denso programma per il Festival che spegne 27 candeline ed entra a far parte dell’Italian Blues Union, l’associazione che riunisce l’intero mondo del Blues nazionale. Fa parte, inoltre, dell’European Blues Union associazione che riunisce ben 23 nazioni.

I concerti in piazza Europa si svolgono dal 19 al 22 luglio. La serata inaugurale dedicata al “Made in Sardinia”: si esibisce, in apertura, il duo dei Don Leone composto dai sulcitani Donato Cherchi, alla voce, e Matteo Leone alla chitarra e batteria. Chitarra slide, battiti di mani, voci rauche e una vecchia valigia sulla quale tenere il tempo: è questa l’essenza del duo che firma, in questo stesso anno, il suo esordio discografico con l’EP “Welcome To South West”. Al termine del primo set, la presentazione del progetto “Ciak! Kibera” realizzato dall’associazione Cherimus di Perdaxius, in collaborazione con Amani for Africa e la cui parte sonora è curata da Frantziscu Medda meglio noto come “Arrogalla”. La serata prosegue con la band del chitarrista Francesco Piu che presenta il suo disco “Peace And Groove” confermando il suo ruolo come elemento di punta della scena blues nazionale. A Narcao suona con Gianmario Solinas all’organo Hammond e pianoforte, Gavino Riva al basso, Giovanni Gaias alla batteria, Gianfranco Marongiu alle percussioni e le coriste Rita Casiddu, Denise Guye, Irene e Francesca Loche. 

Giovedì 20 luglio è la “serata delle armoniche” con un chiaro omaggio a James Cotton, il bluesman americano che è stato a Narcao nel 2007 e nel 2012, in grado di trasformare uno strumento a fiato, di metallo e legno, in ciò che voleva: «una nave a vapore, un treno, un sassofono, un uragano, un usignolo» come ha scritto la rivista americana “Down Beat”.

A salire per primo sul palco è Fabio Treves, autentica icona del blues italiano che ha festeggiato nel 2014 i quarant’anni di carriera. Il “puma di Lambrate” si esibisce a Narcao con Alex Gariazzo (chitarre, mandolino, ukulele, lap steel, voce), Gabriele Dellepiane (basso) e Massimo Serra (batteria, percussioni). Poi è la volta di uno dei più importanti musicisti blues viventi: Charlie Musselwhite. Genio dell’armonica, nato in Mississippi nel 1944, delizia ancora una volta il pubblico del Festival insieme a Matt Stubbs alla chitarra, June Core alla batteria e Randy Bermudes al basso. Propone uno spettacolo che si contraddistingue per la sua particolare vocalità, il virtuosismo con l’armonica e il sound tipicamente country blues della sua chitarra.

A dominare la serata di venerdì 21 luglio sono le chitarre col ritorno di Eric Sardinas, la cui ultima apparizione al Festival risale al 2006. Ispirato dal gospel, dalla Motown e il rhythm and blues, a Narcao guida un trio con Paul Loranger al basso e Demi Lee Solorio alla batteria. A seguire, in esclusiva italiana, uno degli artisti di spicco della new wave del blues americano nonché una delle figure più innovative del genere degli ultimi vent’anni: Otis Taylor. Il polistrumentista di Chicago (suona chitarra, banjo, armonica e violoncello) dimostra pienamente la sua grande duttilità e originalità nel muoversi con disinvoltura e classe attraverso jazz, rock, funk e tanti altri generi, creando un ibrido che lui stesso definisce “Trance Blues”. Arriva a Narcao pochi mesi dopo la pubblicazione del disco “Fantasizing About Being Black” e lo accompagnano Mato Nanji alla chitarra, Todd Edmunds al basso elettrico e Larry Thompson alla batteria.

Ad aprire la quarta e ultima serata del Festival, sabato 22, sono i T-Roosters, una formazione italiana composta da quattro musicisti di lunga esperienza: Tiziano Galli (chitarra e voce), Giancarlo Cova (batteria), Lillo Rogati (basso) e Marcus Tondo (armonica). Nelle note di copertina del loro disco “Another Blues to Shout” si legge che la loro musica è «un’esperienza sensoriale e sonora senza precedenti vissuta attraverso inconsueti blues calati tra le dissonanze del mondo». Si caratterizzano per un costante equilibrio tra musica e testi che raccontano storie quotidiane, affreschi di vita reale. Festosa, come da tradizione, la conclusione del Festival, con il concerto della band Afro Soul Gang di Emmanuel Djob. La sua musica è un ritorno alle origini e alle suggestioni della madre Africa. Soul classico e moderno si contaminano con i ritmi e le sonorità tipiche del continente africano dando vita a un’atmosfera musicale che si colora di groove e grande originalità. La direzione musicale della sua band è affidata al bassista Benide Fodjo Foko, con Elvis Megne Mbo Mba alle tastiere, Sébastien Debloos ai sassofoni, Michel Prandi alle chitarre, Eric Durand alle percussioni, Edwin Budon alla batteria e le coriste Elica Skaratova, Capucine Trotobas e Christina Rivoallanoi-Drevet.

Anche il programma del dopofestival è interessante: ospitato come di consueto all’agriturismo Santa Croce appena fuori dal paese, si esibiscono il duo rural blues dei Superdownhome composto da Henry Sauda (voce, chitarra, Diddley Bow e armonica) e Beppe Facchetti (cassa, rullante, tamburino e crash); il talentuoso artista isolano Moses Concas con il suo travolgente mix di armonica e beatbox, e il collaudato quartetto cagliaritano dei Bad Blues.

Il Festival è anticipato dalla rassegna denominata South in Blues. Dal 7 al 9 luglio, nei comuni di Serramanna, Vallermosa e Iglesias suona il chitarrista e armonicista Andy J. Forest con Leonardo Ghiringhelli alle chitarre, Luca Tonani al basso e Sergio Ratti alla batteria e percussioni; dal 14 al 16, invece, a Carloforte, Teulada e Iglesias si esibisce il duo italiano dei Bayou Moonshiners con Stefanie Ghizzoni (voce, percussioni, washboard e kazoo) e Max Lazzarin (piano e voce).

NARCAO BLUES 2016 locA3

OSPITI

 

Mercoledì 20 Luglio

MR OWL & THE GROOVY WALKERS

ROLAND TCHAKOUNTE’

 

Giovedì 21 luglio
LAURENCE JONES

LUCKY PETERSON

 

Venerdì 22 Luglio
ON THE ROAD QUARTET

MORELAND & ARBUCKLE

 

Sabato 23 Luglio
LUKE WINSLOW KING | SWEET SOUL MUSIC REVUE

 

DOPOFESTIVAL

Mercoledì 20 Luglio – TREEBLUES
Giovedì 21 Luglio – MAURO MULAS ORGAN TRIO
Venerdì 21 Luglio – THE BLUEXPERIENCES
Sabato 22 Luglio – WILD BUNCH